Arrivo di Fauves

'Cos'è tutto questo baccano ?' Pensò Carisma mentre a passo svelto s'avviò al portone d'ingresso. Quando spalancò la porta in legno e vide in volto l'uomo si rasserenò. "Ora capisco." Disse dopo averlo riconosciuto. Si spostò sul fianco dell'ingresso in modo che il visitatore potesse entrare.

"L'ultima cosa che vogliamo è vedervi morire congelato. Entrate pure, il camino è acceso e del buon vino ci aspetta." affermò.

Carisma aveva indossato una maschera che raffigurava uno strano animale, non era chiaro di quale si trattasse. Mentre il cappuccio nascondeva i capelli e qualsiasi altra parte potenzialmente visibile.

S'avviò verso la stanza preposta all'accoglienza facendosi seguire dall'uomo. Il lungo corridoio era un tunnel semi illuminato dalle lanterne poste in maniera sequenziale e qualche dipinto e svariati simboli accompagnavano i due verso la meta.

Non riusciva a scorgere nessun dettaglio, seppur minimo che lo avrebbe potuto aiutare nel riconoscere il suo ospite.
Fauves lo guardava con curiosita', ma il tipo che gli aveva aperto il portone era imbacuccato nel suo saio con un cappuccio che gli copriva quasi interamente il volto, come se la strana maschera che indossava non fosse stata sufficiente a celarlo alla sua vista.
Perlomeno era stato cordiale e gli aveva offerto del buon vino.
Doveva conoscere bene i suoi gusti, penso' mentre lo seguiva attraverso un lungo corridoio male illuminato.
Appesi alle pareti c'erano dei simboli e degli strani disegni.
Aveva gia' visto da qualche parte delle rappresentazioni del genere.
Se la memoria non lo ingannava era una iconografia che si rifaceva addirittura agli antichi egizi se non addirittura ai templi assiro babilonesi ...roba di piu' di 2000 anni fa.
Un occhio stilizzato e reinterpretato in maniera lineare colpi' la sua attenzione.

Bella mano...chissa' chi sara' l'artista si domando'.

Continuo' a seguire il suo ospite in silenzio ...sempre piu' incuriosito.

Quando giunsero a destinazione per prima cosa si avvicinò al camino acceso ed alimentò il fuoco lanciando un altro paio di ciocchi tra le fiamme. Continuando nel suo silenzio versò il vino in due calici e ne servì uno al suo ospite.

"Spero che questo nostro primo incontro possa spianare la strada ad una sincera amicizia tra noi, in modo da spazzare via qualsiasi pregiudizio sulla Loggia".

Spostando la maschera e mostrando le labbra, sorseggiò parte del vino.

"Siamo in una fase di ricostruzione Ser, il nostro modo di operare ed i nostri intenti non includono alcun tipo di "reclutamento" ma è stato necessario ricercare i migliori, secondo il nostro giudizio, per indicare loro la via e contemporaneamente ripopolare la Loggia. Nel breve termine torneremo ad essere numerosi come un tempo e non ci sarà più bisogno di spedire missive perché saranno gli uomini e le donne a raggiungerci senza alcun incentivo"

Scrutò in viso l'uomo sperando d'essere stato chiaro nel rispondere alla missiva di risposta che Carisma ricevette qualche giorno addietro.

"Detto questo, le vostre doti, il vostro spirito e la vostra attenzione ai particolari possono tornare utile alla Loggia. Siete stato scelto per le vostre qualità ed i vostri interessi e per nessun altro motivo. Cosa ci guadagnate ? Io credo che in fondo lo sappiate già, il motivo che vi ha spinto a bussare alla nostra porta è la ricerca di uno scopo, di un nuovo obiettivo... annientare la quotidianità. Mi sembra un buon punto di partenza."

Appoggiò il calice sul tavolo posto al centro della sala e si avvicinò di più all'uomo che aveva difronte. Sollevò leggermente il capo mostrando appieno la sua maschera che venne letteralmente illuminata dal bagliore del fuoco. L'animale raffigurato era forse una creatura mitologica, probabilmente una fenice, sulla fronte c'era il simbolo principe della Loggia Lux Mundi; La stella che illumina il mondo. Gli occhi scuri del Sorvegliante spiccavano dietro la bianca maschera e fissavano quelli dell'ospite. Dopo qualche secondo riprese parola.

"Dunque, parlatemi dei motivi che vi hanno spinto a venire qui e lasciate che vi indichi il luogo dove sono presenti alcuni dei nostri testi. Lì è possibile capire appieno l'ideale massonico. Qualora vogliate entrare a far parte del nostro mondo sarò ben felice di farvi iniziare e subito dopo parleremo in assemblea dei possibili obiettivi da raggiungere."

Lasciò che l'altro assimilasse quanto detto prima di continuare

"Pensateci e fatemi sapere. Se avrete domande sarò lieto di rispondere nelle possibilità concesse ad un profano."

Fauves guardo' il simbolo che il suo ospite recava inciso sulla maschera che indossava.
Buffo come guardandolo a testa in giu' sarebbe apparso ....penso' tra se e se.
.... una specie di pallone pieno d'aria capace di librarsi nei cieli portando con se una stella.
Abbandono' quei pensieri visionari che spesso gli affollavano la mente e rispose di buon grado alla domanda che gli era stata nel frattempo posta.

"Sapete mio caro amico....fin dalla nascita ho sempre cercato di vedere cosa ci fosse dietro alla tela del bel dipinto, dietro agli occhi delle persone che muovono la bocca per proferir parole o sotto gli abiti che molti vestono celando le loro impietose nudita'.
La conoscenza e la grazia hanno sempre mosso le passioni e gli interessi della mia giovane vita.
Non amo particolarmente il buio, impedisce la vista ma...solletica l'intelletto, devo riconoscerlo mio malgrado.
La luce al contrario e' sempre foriera di benessere e di sollievo anche se a volte rivela orrori ed atrocita' inaudite."

Roteo' il calice che aveva in mano per ossigenare ulteriormente il corposo vino che era in esso contenuto, ora appariva denso e scuro quasi fosse sangue.
Guardo' il suo interlocutore negli occhi scuri e profondi.

"Credo.. caro amico di avervi rivelato a sufficienza le mie aspettative, ora sta a voi dirmi se sono giunto nel posto giusto"

Alzo' il bicchiere e accennando ad un brindisi lo svuoto' in un ultimo sorso.

Fauves noto' che il suo interlocutore lo guardava accigliato e perplesso.
Poso' il bicchiere vuoto sul tavolo.
"Vi ringrazio del buonissimo vino e della compagnia ....questo posto e' molto bello e ...fin troppo interessante ma....."
Apri' la bisaccia che immancabilmente portava a tracolla, ne tiro' fuori un antico libro dalla copertina in cuoio, sembrava molto consunto ed usurato, era tenuto insieme da dei legacci di pelle e recava una strana incisione sulla copertina.
"Credo di conoscere gia' i vostri testi e vi confesso di essermene interessato in passato...spero non mi abbiate invitato qui solo per gustare dell'ottimo vino e godere della vostra compagnia.....seppur gia' sufficiente a giustificare il viaggio e la visita vorrei poter procedere oltre senza perdere ulteriore tempo prezioso, sono sicuro che entrambi abbiamo molto di cui parlare".
Chino' il capo a sottolineare la sua disponibilita' a seguire il suo ospite.

[off- scusami, tra feste e pc fuori uso ho slittato di molto, non ho delegato ad altri perché ci tengo a continuare io. Domani sera riprendiamo buonanotte.]

Le prime impressioni erano sempre quelle giuste e l'istinto molte volte era più affidabile di ogni altra cosa. I momenti di silenzio non erano vuoti ma ricchi di significato; l'ospite aveva affrontato senza saperlo la sua prima prova e l'aveva superato mantenendo alto l'interesse. Questo confermò al Sorvegliante il giudizio che si era fatto prima di spedire l'invito.

Carisma ruppe il silenzio poggiando il calice su di un tavolino. Decise di accogliere l'uomo nelle sale più intime e riservate della Loggia, si sarebbero diretti alla Torre per il rito di iniziazione.

"Bene... se volete davvero seguire questo percorso seguitemi presso la Torre della Loggia dove affronteremo il Rito di iniziazione"